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NOTIZIE 2008
I sionisti si odiano da soli
di Massimo Mazzucco - Luogocomune net -
Chavez
non ha dubbi: “Sono stati loro, e io lo dico davanti al paese”, ha
dichiarato parlando dell’attacco alla sinagoga di Caracas, avvenuto
nella notte del 30 gennaio.
Ufficialmente, la sinagoga è stata attaccata da 15 “chavistas” -
ovvero uomini mandati da Chavez – che hanno distrutto alcuni oggetti
sacri, strappato la Torah e imbrattato i muri con scritte e simboli
antisemitici, prima di scomparire nella notte.
Il mattino seguente il capo della ADL, Abrahm Foxman, sapeva già
tutto: "La comunità internazionale - ha dichiarato - ha appena
finito di commemorare l’olocausto, e una sinagoga di Caracas è stata
teatro di una moderna Notte dei Cristalli. Per cinque ore violenti
antisemiti hanno profanato e vandalizzato gli oggetti e lo spazio
più sacri della tradizione ebraica, lasciando scritte sui muri che
dicevano “Andatevene!”, “Morte a tutti” e “Maledetto Israele,
morte”. Questo violento attacco ricorda i giorni più scuri che hanno
portato alla Shoah…” eccetera eccetera.
A sua volta la ADL, nel pubblicare il comunicato di Foxman, ha
scritto: “La Anti-Defamation League (ADL) condanna il violento
attacco ad una sinagoga di Caracas e chiede al presidente Hugo
Chavez di denunciare prontamente questo disgustoso gesto di odio
antiebraico, e di portare al più presto i colpevoli di fronte alla
giustizia”.
Forse l’ultima parte della frase potevano risparmiarsela, perchè
Chavez ha subito mandato alla sinagoga i suoi investigatori, i quali
hanno scoperto delle cose molto curiose.
Bisogna infatti sapere che quella sinagoga è una specie di fortezza
impenetrabile, circondata da alti muri sormontati da fili elettrici,
…
… e si trova in una zona molto frequentata della città. Quella sera
inoltre era in corso, nel vicino stadio, un importante incontro di
calcio. Nonostante la quantità di gente che è transitata nella zona
in quelle ore, gli investigatori non sono riusciti a trovare un solo
testimone che abbia visto “15 chavisti” arrampicarsi sui muri della
sinagoga.
Più che devastati, inoltre, gli oggetti sacri apparivano appoggiati
al suolo in ordine sparso, e le foto non mostrano certo i segni di
una furia belluina. Dopo 5 ore in cui "violenti antisemiti hanno
profanato e vandalizzato" tutto, ti aspetti come minimo di trovare
un rabbino abbrustolito, e l'altro incinto con un candelabro che gli
esce dalla bocca. Invece le scritte sui muri, più che denunciare un
violento odio antisemitico, denunciano un violento stato di demenza
da parte dei deturpatori, che hanno lasciato degli scarabocchi degni
di un bambino di 7 anni.
Ma poi, vanno in quindici-dico-quindici, per rompere due candelabri
e fare quattro scritte sui muri? In quindici hanno assaltato l'Hotel
di Bombay, e lo hanno tenuto in ostaggio per tre giorni. Inoltre,
perchè mai fare le scritte sui muri dentro, e non sui muri fuori?
Preferisci fare un dispetto al rabbino, che dopo deve pulirle,
piuttosto che far conoscere il tuo messaggio a tutta la città?
Ma la più bella deve ancora arrivare. Bisogna infatti sapere che la
sinagoga è dotata di dozzine di telecamere di sicurezza, collocate
in ogni angolo, stanza o corridoio, ma quando gli investigatori
hanno chiesto le videocassette ai rabbini, si sono sentiti dire che
“le avevano rubate tutte gli chavisti”.
Come è noto infatti le videocassette della security non vengono
tenute in locali speciali, chiusi a chiave, e difficilmente
accessibili agli estranei, ma spuntano direttamente da sotto
ciascuna telecamera, ad altezza d’uomo, in modo che il ladro
scappando possa ritirarle senza stare a perdere tempo.
Fra l'altro, questo significa che i "violenti antisemiti" si
sarebbero dimenticati di portare il classico passamontagna, per cui
hanno passato mezz'ora a rovesciare candelabri, e le altre 4 ore e
mezza a cercare le maledette cassette che li avevano ripresi mentre
lo facevano a volto scoperto.
- Cazzo, ma tu da che parte eri girato, mentre rompevi quel
bicchiere?
- Non lo so, non mi ricordo.
- Meglio premunirsi, cerchiamole tutte.
- Tutte? Ma ci vorranno delle ore!
- Non preoccuparti, c'è tempo. Il comunicato dell'ADL non esce prima
delle nove del mattino.
Alla fine gli astuti chavisti si sono portati via tutte le cassette
di sicurezza, ma si sono dimenticati di uccidere i rabbini, che li
avevano visti in faccia per 5 ore consecutive.
A quel punto Chavez, che ha studiato l'undici settembre e sa bene
cosa significhi la "mancanza" delle videocassette, è andato dritto
in TV e ha sparato a zero: “Sono stati loro, lo dico davanti al
paese, e cercherò di dimostrarlo con ogni mezzo a mia disposizione,
perchè è l’oligarchia quella violenta, quella che minaccia di
incendiare il paese, mentre noi siamo i portatori di pace”.
Dimenticavamo di dire che poco tempo fa il ministro degli esteri
venezuelano aveva dichiarato di voler portare Israele davanti ad un
tribunale internazionale per i massacri di Gaza. Mentre in Venezuela
a giorni ci saranno le elezioni, e il partito di Chavez è nuovamente
in forte vantaggio sull’opposizione.
Trattasi di congiunzioni cosmiche fortemente sfavorevoli, che
possono portare certe persone o gruppi di persone direttamente
all’autocombustione.
14/02/2009