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ALZO ZERO 2010
Iran: I misteriosi ”documenti del computer portatile”
Come utilizzare false notizie per giustificare una Guerra nucleare
preventiva contro l’Iran
di Michel Chossudovsky
Il
9 giugno 2010 il Consiglio di sicurezza (CS) dell’ONU ha adottato
una quarta tornata di sanzioni radicali contro la Repubblica
islamica dell’Iran. La risoluzione 1929 del Consiglio di sicurezza
prevede un embargo esteso alle armi, così come ai “controlli
finanziari rinforzati”.
La Risoluzione 1929 (9 giugno 2010) ha deciso che tutti gli Stati
debbano impedire il rifornimento, la vendita o il trasferimento
diretto o indiretto all’Iran a partire dal loro territorio o
attraverso il loro territorio o tramite nazioni o persone sotto la
loro giurisdizione o da navi o aeromobili battenti la loro bandiera
che siano o no prodotti nei loro territori, carri armati da
combattimento, sistemi di artiglieria di grosso carico, aerei da
combattimento, elicotteri da attacco, navi da guerra, missili e
lancia missili(…) Decide anche che tutti gli Stati impediscano il
rifornimento all’Iran tramite le loro nazioni a partire dal loro
territorio o attraverso il loro territorio, di qualsiasi istruzione
tecnica o risorsa finanziaria o servizi , consigli, altri aiuti
legati alla fornitura, alla vendita , al trasferimento, alla
consegna, alla fabbricazione alla manutenzione o all’utilizzo di
tali armi o di materiale connesso e invita tutti gli Stati a far
prova di vigilanza e di ritegno circa la fornitura, la vendita , il
trasferimento, la consegna, la produzione e l’utilizzo di ogni altra
arma e materiale connesso.
Il Consiglio di sicurezza impone queste sanzioni all’Iran alla fine
di un voto diviso dal rifiuto della risoluzione da parte del Brasile
e della Turchia e comprende il testo completo della risoluzione
1929.
(Dipartimento dell’informazione delle Nazioni Unite, 9 giugno 2010)
La Russia e la Repubblica Popolare Cinese hanno ceduto entrambe alle
pressioni statunitensi in favore della risoluzione 1929. In
novembre, dopo la pubblicazione di un decreto da parte del
presidente Dmitri Medvedev, Mosca ha annunciato l’annullamento del
suo accordo di cooperazione militare con l’Iran relativo al sistema
di difesa aereo S300.
Senza l’aiuto militare della Russia, l’Iran è un bersaglio facile.
Il suo sistema di difesa aereo dipende dalla cooperazione militare
sostenuta dalla Russia.
Questi sviluppi colpiscono il cuore stesso della struttura nelle
alleanze militari. Impediscono alla Russia e alla Cina di vendere al
loro alleato de facto, l’Iran, sia armi strategiche che
convenzionali e lo stesso vale per la tecnologia militare.
In realtà si tratta di uno dei principali obiettivi della
risoluzione 1929 che Washington intende rinforzare.
False informazioni.
La risoluzione 1929 è basata su una menzogna fondamentale. Questa
sostiene l’idea che l’Iran sia una potenza nucleare che possa
diventare una minaccia per la sicurezza mondiale. Questo dà il via
all’alleanza militare Stati Uniti-NATO-Israele per minacciare l’Iran
con un attacco nucleare punitivo preventivo utilizzando il Consiglio
di Sicurezza dell’ONU come approvazione sistematica.
La posizione degli Stati Uniti al Consiglio di sicurezza dell’ONU è
in parte fondata sui sedicenti documenti dei servizi segreti che
forniscono le “prove” del programma di armamento nucleare iraniano
Nel novembre 2005, il New York Times ha pubblicato un rapporto di
William J.Broad E David E.Sanger intitolato:” Relying on Computer,U.S.Seek
to Prove Iran’s Nucelar Aims”(Gli Stati Uniti cercano di provare le
mire nucleari dell’Iran facendo affidamento su un computer).
Le affermazioni di Washington riportate dal New York Times si
rifacevano ad alcuni documenti “ottenuti” ricavandoli da un computer
iraniano rubato da uno sconosciuto e dati ai servizi segreti
statunitensi.
(Vedi Gareth Porter ”Exclusive Report:Evidence of Iran Nuclear
Weapon Program May Be Fraudulent”Global Research 18 novembre 2010,
sottolineato dall’autore).
Questi documenti comprendono “una serie di disegni di un veicolo di
rientro”che potrebbero apparentemente adattarsi ad un’arma nucleare
prodotta in Iran.
A metà luglio, alcuni alti rappresentanti dei servizi segreti
statunitensi hanno invitato i capi dell’agenzia d’ispezione per
l’energia atomica in un grattacielo che si affacciava sul Danubio a
Vienna ed hanno rilevato il contenuto di quello che essi dicevano
essere un computer portatile iraniano rubato.
Secondo una mezza dozzina di Statunitensi e di Europei che hanno
partecipato alla riunione, gli americani hanno proiettato in breve
tempo su uno schermo e steso sulla tavola della conferenza una
selezione di più di mille pagine di simulazioni e di resoconti di
esperimenti del computer iraniano dicendo che mostravano uno sforzo
di lunga data che mirava a concepire delle testate nucleari
Gli americani hanno riconosciuto fin dall’inizio che i documenti non
provavano che l’Iran avesse la bomba atomica. Le hanno presentate
come la prova più convincente fin qui che, nonostante l’insistenza
dell’Iran sull’aspetto pacifico del suo programma nucleare, il paese
stava cercando di sviluppare una testata compatta adattata al
missile Shahab che avrebbe potuto raggiungere Israele e altri paesi
del Medio Oriente(William J.Broad e David E.Sanger”Relying on
Computer, U.S.Seek to Prove Irean’s Nuclear Aims”, New York Times 13
novembre 2005).
Il dipartimento statunitense ha in seguito rimesso questi “documenti
segreti” all’Agenzia internazionale per l’energia atomica(AIEA) con
lo scopo di dimostrare che l’’Iran stava sviluppando un programma di
riarmo nucleare.
Mentre la loro autenticità è stata rimessa in discussione in più
occasioni, un recente articolo del giornalista d’inchiesta Gareth
Porter conferma senza equivoco che i misteriosi documenti del pc
portatile erano falsi. I disegni contenuti nei documenti non sono
correlabili al missile Shahab ma ad un sistema di missile nord
coreano obsoleto che è stato posto in disarmo dall’Iran a metà degli
anni novanta.
Che stupidaggine! I disegni presentati dai rappresentanti del
dipartimento di Stato degli Stati Uniti riguardavano” la testata del
missile sbagliato”:
Nel luglio 2005(…) Robert Joseph, segretario di Stato aggiunto degli
Stati Uniti per il controllo degli armamenti e della sicurezza
nazionale, ha fatto una presentazione formale sui presunti documenti
del programma di armamento nucleare iraniano agli alti
rappresentanti dell’Agenzia di Vienna.
Joseph ha rapidamente mostrato allo schermo alcuni estratti dei
documenti ponendo particolare attenzione alla serie dei disegni o
“schemi” tecnici che mostravano 18 modi di adattare una carica utile
non identificata nel veicolo di rientro o nella “testata”
Tuttavia, quando gli analisti della AIEA sono stati autorizzati a
studiare i documenti hanno scoperto che questi schemi si basavano su
un veicolo di rientro che gli analisti sapevano esser già stato
abbandonato dall’esercito iraniano a favore di un nuovo modello
migliorato.
La testata illustrata negli schemi aveva la solita forma di
“cappuccio d’asino” nella versione originale del missile No Fong
nord coreano, acquisito dall’Iran a metà degli anni novanta(…).
I documenti del pc portatile illustravano il veicolo di rientro
sbagliato in fase di riprogettazione. (Gareth Porter, op.cit)
Chi c’era dietro la produzione di queste false notizie? Gareth
Porter suggerisce che il Mossad israeliano è stato una fonte delle
false informazioni sul presunto programma di armamento nucleare
dell’Iran.
L’origine dei documenti del portatile non avrebbe mai potuto essere
provata davvero.
Ma le prove raccolte dimostrano che Israele ne sia la fonte. Già nel
1995, il capo della divisione della ricerca e della valutazione dei
servizi segreti militari dello Tsahal (Esercito di difesa
Israeliano) Yaakov Amidror, ha tentato senza successo di persuadere
i suoi omologhi statunitensi che l’Iran stava pianificando di
“passare al nucleare”. Secondo fonti israeliane citate da un
servizio di stampa filo israeliano, nel 2003-2004 gli alti
rappresentanti della CIA consideravano il rapporto del Mossad sul
programma nucleare iraniano come un tentativo di far pressione
sull’amministrazione Bush per programmare un’azione militare contro
i siti nucleari israeliani.
Bugie e invenzioni per giustificare un programma militare.
I documenti del pc portatile sono stati essenziali per assicurare la
posizione statunitense nel Consiglio di sicurezza dell’ONU.
Abbiamo il caso evidente delle false informazioni comparabili a
quelle presentate da Colin Powell nel febbraio 2003 sulle presunte
armi di distruzione massiva dell’Irak. Le false notizie presentate
dal Consiglio di sicurezza dell’ONU sono servite come
giustificazione per l’invasione dell’Irak nel marzo 2003.
“La prova, o piuttosto la sua assenza, parla da sola. Nei mesi
precedenti la guerra in Irak, l’amministrazione Bush ha prodotto
centinaia di pagine di informazioni per i membri del Congresso delle
Nazioni Unite dimostrando come il presidente dell’Irak,Saddam
Hussein, possedesse tonnellate di armi chimiche e biologiche e
perseguisse attivamente un programma di armamento nucleare.
Le informazioni raccolte dalla CIA e dalla Defense Intelligence
Agency(DIA), che è un’agenzia del dipartimento della Difesa che
raccoglie notizie per il Pentagono, sono state utilizzate
dall’amministrazione Bush per convincere la gente che l’Irak
rappresentava una minaccia per il mondo intero.
(Vedi Jason Leopold”Powell Denies Intelligence Failure In Buildup To
War, But Evidence Doesn’t Hold Up”Global Research 10 giugno 2003)
Gli Stati Uniti hanno utilizzato ancora una volta informazioni false
per fabbricare una giustificazione per andare in guerra.
La posizione degli Stati Uniti e quella del Consiglio di sicurezza
dell’ONU non reggono. La questione importante è la seguente: la
Russia e la Cina hanno intenzione di rivedere la loro posizione al
Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite relative al regime delle
sanzioni contro l’Iran?
Il movimento antiguerra degli Stati Uniti si opporrà ai piani di
Washington che mirano a condurre una guerra nucleare preventiva
contro l’Iran sulla base di informazioni mendaci?
Traduzione di Stella Bianchi
da mondialisation.ca
per italiasociale.net
Michel Chossudovsky è direttore del Centro ricerche sulla
mondializzazione e professore emerito di scienze economiche
all’Università di Ottawa. E’ autore di Guerra e mondializzazione, La
verità dietro l’11 settembre e di La Mondialisation de la pauvreté
et le nouvel ordre mondial(best-seller internazionale pubblicato in
12 lingue).
05/12/2010