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LIBRI 2009
Israel Adam Shamir. Per
il sangue che avete sparso
(trad.
di Mauro Manno)
prefazione di Serge Thion
Edizioni all’insegna del Veltro
Parma 2009, € 15,00
Shamir fa strame dell'argomento "olocaustico", da lui respinto come un
ricatto puro e semplice: "Dobbiamo negare il concetto di Olocausto senza
dubbi ed esitazioni, anche se tutte le storie dell'Olocausto, fino alla
versione più assurda, quella di Wiesel, fossero assolutamente vere. Ne
consegue che le discussioni tecniche sulla mortalità ebraica sono
perfettamente legittime ma superflue, come superflua è per un ateo la
diatriba se una balena abbia potuto o meno ingoiare Giona".
Quella di Shamir non è una battaglia per la verità storica. Quello che egli
rifiuta è la posizione di (pseudo)superiorità morale che in tal modo gli
ebrei del mondo intero si attribuiscono. Lo si vede bene in questi giorni,
quando si spandono dappertutto gli slanci di solidarietà delle comunità
ebraiche verso una politica di massacro dei civili, delle donne e dei
bambini che nessun altro al mondo approverebbe.
Tutti i codici penali dicono che la complicità col crimine è un crimine.
Fanno eccezione gli autoproclamati dirigenti ebraici. Essi hanno costruito
una fortezza morale che li protegge, ma isolandoli. Shamir la vuole
smantellare. Ecco perché egli è solo, del tutto sconosciuto in Israele,
vagamente denunciato come "antisemita" all'estero, come lo è ogni persona
normale che non accetta la glorificazione dei crimini contro l'umanità,
commessi sotto i nostri occhi ogni giorno che passa, dal 1936... (…)
La presente raccolta si conclude con un testo che analizza le relazioni
instauratesi nella nostra epoca tra il giudaismo organizzato - spesso in
forma di sionismo - e le grandi potenze. E' un vastissimo dominio, nel quale
Shamir è molto attivo. Egli ha pubblicato numerosi articoli su questo tema.
Qui egli si occupa della Dichiarazione Balfour, degli Stati Uniti, del tabù
del "potere ebraico", di Stalin e, argomento più originale, del modo in cui
gli ebrei americani hanno approfittato del fatto di essersi messi più o meno
alla testa del movimento d'emancipazione dei negri americani. Qui c'è
qualcosa da scavare, tanto più che il periodo inaugurato dalla presidenza di
Obama avrà proprio tale questione come immagine di sfondo.
(Dalla Prefazione di Serge Thion)
L'Autore: Israel Shamir, diventato Adam Shamir dopo la sua recente
conversione all’Ortodossia, è nato nel 1947 a Novosibirsk, in Siberia.
Espulso nel 1969 dall’università per attività sovversiva, ha lasciato l’URSS
e si è stabilito nella Palestina occupata dai sionisti. Girando per il
territorio palestinese in qualità di corrispondente del giornale “Ha’aretz”,
ha scoperto l’assurdità del progetto di uno stato ebraico; attraverso
un’intensa attività letteraria e giornalistica, ha denunciato i crimini
sionisti e si è fatto sostenitore di un unico Stato palestinese tra il
Giordano e il Mediterraneo, nel quale possano rientrare i Palestinesi
scacciati dalle loro case ed espropriati della loro patria. Nel 2002 suo
figlio è stato arrestato, deportato ed espulso per aver rifornito di cibo e
medicine i Palestinesi assediati nella Basilica della Natività.
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Il libro può essere ordinato scrivendo alla redazione. Il prezzo è di 15 euro + 2,40 di spese postali da versare sul cc. postale n. 56411630 intestato al Movimento Nazional Popolare.
02/03/2009